Convegno storico Piacenza, 9-12 Novembre 2005
Estuvo en primera fila al tomar en cuenta a los migrantes italianos, que a millones al final del 800 se dirigían a las ciudades y en las periferias estadounidenses buscando el huir de la miseria del propio paìs. Monseñor Juan Bautista Scalabrini, Obispo de Piacenza del cual este año se recuerda el centenario de la muerte- fue el pastor de los migrantes, promotor de iniciativas concretas de ayuda material y moral hacia los italianos que iban al extranjero. Y fue también un obispo social convencido junto al obispo Bonomelli de Cremona- que fuera un deber de los pastores estar codo a codo con las clases más pobres y más débiles, encaminando obras de asistencia pero sobretodo educando a una nueva conciencia social. Si Scalabrini es recordado sobre todo como hombre de acción, protagonista de los problemas de la Iglesia y de Italia del final del siglo XIX, no va ciertamente desvalorizado que fue un innovador también del pensamiento eclesiológico, favoreciendo una plena recuperación de la dimensión espiritual e histórica-salvífica de la Iglesia. Y es La Eclesiología de Scalabrini el título de la convención que se abrió el 10 de noviembre en Piacenza y que por tres días verá reunidos históricos, teólogos y obispos para debatir sobre la figura poliédrica y profética de un pastor de la Iglesia Universal. Porque propio la visión de obispo de la Iglesia entera y no de una sola diòcesis está a la base de múltiples actividades de Scalabrini, como ha recordado al convenio Saverio Xeres, del seminario de Como. El choque sufrido con los intransigentes que aparecían a sus ojos pasar por alto la autoridad de los obispos para cubrirse instrumentalmente detrás de la autoridad del Papa, provocarán en Scalabrini recuperar la importancia de la figura del obispo, a parcial corrección de la excesiva acentuación de Roma, recordó Xeres. Y el entrar de lleno en la gran cuestión de los migrantes, lo hacen recuperar el sentido de responsabilidad del obispo en la guía de toda la Iglesia que El Vaticano lo había de hecho omitido en reconocerle. Importante también el compromiso de Scalabrini por volver a componer las distancias con las modernidad. De sus cartas pastorales se lee una insistencia sobre el papel cultural de la Iglesia en la construcción de la nación y sociedad italianas-, añadió Angelo Manfredi, enseñante de Historia de la Iglesia. Su intento era reportar la ciencia, el arte, la legislación a su origen cristiana, hasta llegar a leer en términos positivos el eslogan revolucionario libertad, igualdad y hermandad.
por Pierangelo Giovanetti del Periódico Avvenire
>Comunicato stampa 10.11.2005
Lecclesiologia di Scalabrini
Mercoledì 9 novembre, a conclusione delle celebrazioni e delle iniziative svoltesi questanno per il centenario della morte del Beato Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), si è aperto a Piacenza nella Casa Madre dei Missionari Scalabriniani il Convegno Storico Lecclesiologia di Scalabrini.
Il Convegno ha preso avvio con una serata di presentazione che ha visto lintervento del Vicario Generale della Congregazione Scalabriniana, P. Gaetano Parolin, lAssessore alle politiche sociali del comune piacentino, Leonardo Mazzoli, e il Vescovo di Piacenza, Mons. Luciano Monari.
Nel corso della mattinata del 10 novembre, alla presenza di circa 120 partecipanti, tra cui numerosi storici e ricercatori esperti dellepoca storica presa in esame, si sono susseguiti i primi tre relatori, coordinati da P. Silvano Guglielmi.
Il tema affrontato nella fase iniziale del Convegno è stato: Lecclesiologia e la spiritualità di Scalabrini nel contesto storico-teologico di fine 800.
Significativo è il fatto che siano stati presi in considerazione i contesti ecclesiali di tre aree geografiche molto distanti: Europa, Brasile e Stati Uniti, segno che lattenzione pastorale di G. B. Scalabrini per gli emigranti lo portò inevitabilmente ad aprire il suo orizzonte a continenti diversi.
Il Prof. Giacomo Canobbio, Docente di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dellItalia Settentrionale ed il Seminario di Brescia, ha tracciato in primo luogo il quadro storico-teologico dellecclesiologia di fine Ottocento e inizio Novecento in ambito europeo, nel quale va situato il pensiero e lazione di G. B. Scalabrini. Evento fondamentale per la riflessione teologica sulla Chiesa in tale epoca è stato il Concilio Vaticano I, che dovendo affrontare nel periodo risorgimentale una fase di indebolimento dellautorità del Papa e una serie di questioni legate alla salvaguardia della verità, non recepì i nuovi sviluppi dellecclesiologia (Chiesa come Corpo mistico di Cristo, ecclesiologia trinitaria e sacramentale) che alcuni teologi andavano elaborando e che verranno ripresi solo in epoche successive.
Il Prof. José Oscar Beozzo, Docente di Storia della Chiesa allUniversità Cattolica di San Paolo, ha delineato le profonde trasformazioni che tra il 1850 e i primi decenni del XX secolo caratterizzarono il Brasile sotto il profilo sociale, politico, culturale e religioso. In particolare labolizione della schiavitù aprì la strada alla sostituzione degli schiavi con immigrati provenienti da altre aree geografiche: quattro milioni di persone dallEuropa e dal Medio ed Estremo Oriente. I primi missionari inviati da G. B. Scalabrini avviarono la cura pastorale per gli immigrati italiani nelle colonie del Brasile meridionale, nelle fazendas del caffè e nei rioni operai delle città.
Altra principale area geografica di destinazione dellemigrazione italiana furono gli Stati Uniti, che nella seconda metà dellOttocento videro il massiccio afflusso di nazionalità prevalentemente cattoliche. Il terzo relatore, Prof. Edward Stibili della Facoltà di Storia del Calumet College of St. Joseph a Whiting (Indiana), ha illustrato la posizione della gerarchia nordamericana nei confronti degli immigrati italiani, considerati un problema perché apparentemente indifferenti alla religione e facilmente preda del proselitismo protestante. Se la questione della lontananza dalla fede era reale, non avvenne in realtà una conversione di massa degli italiani al protestantesimo. Tuttavia, con la collaborazione di Vescovi italiani e di congregazioni religiose furono erette scuole, parrocchie e centri sociali per venire incontro alle necessità spirituali e materiali degli italiani: anche in questo contesto giocò un ruolo fondamentale G. B. Scalabrini con i suoi missionari.
Luisa Deponti
Fuente/Autor: Luisa Deponti